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Si possono produrre suole a Porto Recanati in modo profittevole, negli Anni Venti del Terzo Millennio, in piena globalizzazione? Cioè, si può riuscire a battere la concorrenza asiatica a suon di qualità, innovazione e sostenibilità? Si può fare tutto questo senza essere dei colossi? E lo si può fare, sostenuti da nuove linee di credito acquisite nonostante i problemi e la burocrazia collegate al Covid?
Si può, si che si può. Sicuramente non è facile, ma Attilio Mucelli, e gli azionisti/imprenditori che lo hanno ingaggiato per pilotare una virata strategica fondamentale per la loro azienda, ci stanno riuscendo.
L’azienda è nata nel ’78 da un’idea di alcuni ragazzi poco più che ventenni. Erano anni d’oro per l’industria della calzatura e in particolare per il distretto industriale marchigiano. Con le competenze assunte sul campo, un po’ di coraggio, qualche soldo e molta determinazione si decollava. Dei cinque soci fondatori, tre fanno ancora parte della compagine azionaria e due assolvono tutt’oggi alla funzione imprenditoriale nel Gruppo. “La prima società che costituirono fu la Mondial Suole, poi se ne aggiunsero nel tempo altre”, riassume Attilio Mucelli, Direttore Generale di Mondial Suole.
Quando il gruppo nacque, il mercato delle calzature non era solo florido ed in rapida espansione; la concorrenza asiatica non era ancora arrivata. “Inizialmente il mercato delle suole nel quale il gruppo Mondial si inserì era fatto da prodotti standardizzati, per lo più economici, destinati ad una produzione di calzature di massa. Si raggiungevano picchi di produzione da 150 mila paia di suole al giorno. Oggi lo scenario è completamente cambiato – ragiona Mucelli – il prodotto a basso prezzo è quasi completamente realizzato nei Paesi del sud est asiatico. Anche se noi continuiamo a conservare una parte della produzione basica, perché comunque la nostra capacità produttiva, in relazione a tutti i materiali plastici, è rimasta su livelli molto alti. A tali produzioni però abbiamo aggiunto, oramai da tempo, e sempre di più ne produrremo, suole ad alto valore, sia per complessità tecnica sia per qualità delle lavorazioni e dei materiali, che sono vendute a prezzi decisamente più alti. I prodotti ad alto valore sono quelli richiesti dalle grandi Maison internazionali del lusso, che hanno l’esigenza di trovare un partner produttivo capace di industrializzare e realizzare su larga scala le intuizioni creative dei propri stilisti, garantendo alti standard di qualità e sostenibilità. Non dimentichiamo che in una sneaker, dal punto di vista stilistico, la suola svolge un ruolo di assoluta importanza in termini di riconoscibilità e di canone estetico. Diventa, per certi aspetti, il fattore critico di successo principale della scarpa”.
L’importanza della lavorazione manuale deve sempre più essere supportata da adeguate innovazioni tecnologiche tese ad automatizzare alcuni flussi produttivi. “In questo contesto, riflette il direttore generale - il gruppo Mondial è impegnato nella realizzazione di importanti investimenti per la digitalizzazione dei propri processi aziendali e per l’innovazione all’insegna della sostenibilità. Siamo perfettamente in linea con le priorità dettate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Il gruppo Mondial ha colto da tempo la sfida della economia circolare e dell’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, preferibilmente frutto del “riuso”. “Grazie ad una attenzione costante alle innovazioni delle materie prime – dice Mucelli - ci si è mossi con anticipo rispetto al mercato.
Un altro esempio riguarda il riciclo degli scarti di gomma che, attraverso un particolare processo di vulcanizzazione, ritornano allo stato polveroso iniziale e possono essere immessi come materia prima nel processo di produzione”.
In questo momento storico di difficile e costoso approvvigionamento di materie, la sostenibilità e l’attenzione all’economia circolare stanno già dando grandissimi frutti. L’innovazione di processo sta portando Mondial Suole a programmare e realizzare, nel rispetto dell’ambiente, investimenti tesi a minimizzare sia il consumo energetico sia le immissioni nell’atmosfera. Mondial Suole ancora una volta si rivela allineata alle sfide globali.
A questo punto, facciamo un passo indietro e arriviamo a introdurre nella storia illimity Bank. “Dagli azionisti, prosegue Mucelli, ho ricevuto un compito chiaro: rendere le nostre fonti finanziarie coerenti con la struttura degli investimenti necessari a supportare il piano di sviluppo orientato a sostenibilità e innovazione. Sulla base di questo mandato è iniziato un confronto con illimity che ha attentamente valutato il piano ed ha sostenuto la nostra nuova visione dell’impresa nel medio-lungo termine. Analisi di carattere industriale e approcci flessibili e strutturati, tipici di operazioni di grandi dimensioni, sono stati adottati nella nostra circostanza, pur essendo un’operazione di taglio medio, evidenziando una grande sensibilità alla valutazione delle determinanti specifiche del business, da parte della banca.”
Il nuovo piano industriale 2020-2024, di Mondial Suole è incentrato su innovazione digitale, sostenibilità e managerializzazione. In prospettiva, il fatturato sarà composto da prodotti molto diversi rispetto a quelli del passato, caratterizzati da contenuti produttivi avanzati, ecosostenibili ed innovativi, rispettosi dell’ambiente e capaci di valorizzare i principi dell’economia circolare.
E il futuro cosa riserva? “Sicuramente la pandemia ha colpito duramente il nostro settore, e più in generale quello della moda. Si assiste però ad una importante ripresa, guardiamo al futuro con entusiasmo e positività. L’anno prossimo sarà certamente un anno di grande riscatto, sia sul piano della ripresa sia per quanto riguarda il compimento di alcuni dei progetti che abbiamo in cantiere.”