La Divisione SME conclude il 2020 in modo positivo

Febbraio 11, 2021

Editoriale di Enrico Fagioli

Head of SME

Sono molto orgoglioso che, in un anno molto complesso per il Paese, l’economia e la società, la divisione SME abbia concluso il 2020 su una base solida.

Abbiamo conquistato nuovi segmenti del mercato, mantenuto un’operatività costante con un approccio resiliente che ha dato i suoi frutti. La qualità sottostante del nostro portafoglio prestiti SME rimane molto alta, senza alcun deterioramento tangibile, e i nostri indicatori di qualità degli attivi sono solidi.

Il successo della divisione SME

Abbiamo raggiunto una serie di importanti vittorie nell'ultimo anno. Lavorando con il nostro team Distressed Credit Investment and Servicing, siamo riusciti ad entrare con successo nell’interessante mercato degli UTP (Unlikely To Pay). Gli strumenti di garanzia pubblica nei prestiti alle PMI ci hanno permesso di ottenere rendimenti molto positivi sul capitale e, anche nel 2021, prevediamo di mantenere questo approccio. Abbiamo generato profitti tangibili nella rivalutazione del credito all’interno della nostra attività di Turnaround, che prevediamo prosegua anche nel 2021. Il factoring è cresciuto fortemente, tornando già ai livelli pre-pandemia, e il nostro investimento in obbligazioni societarie ad alto rendimento ha riscontrato risultati positivi sin dall’inizio del 2020. La buona performance registrata nell'anno conferma la bontà della nostra strategia e prevediamo di aumentare il capitale destinato a quest'area di business nel 2021.

La nostra attività di origination ha subito una forte accelerazione nell'ultima parte dell'anno, con un focus specifico sulle operazioni con garanzie pubbliche, per oltre 1 miliardo di euro dall’inizio dell’operatività della banca. Questo forte slancio sta continuando nel 2021 anche se manteniamo un approccio altamente selettivo in termini di opportunità di business (dal nostro inizio, abbiamo analizzato 489 operazioni firmandone alla fine solo 90).

Nel corso del 2020, abbiamo ulteriormente diversificato il nostro portafoglio prestiti, distribuendolo in più di 25 settori. Abbiamo ridotto significativamente l'ammontare della nostra esposizione con richieste di moratoria da 86 milioni di euro - a settembre 2020 - a 47 milioni di euro a gennaio 2021. Queste richieste rappresentano oggi solo il 5%.

Rally nel 4° trimestre 2020

Come anticipato, l'attività di origination in Crossover e Acquisition Finance ha subito un'ulteriore accelerazione nel 4° trimestre, con circa il 50% proveniente da prestiti con garanzie pubbliche. Tra le operazioni già concordate con i clienti e quelle in pipeline a breve termine, contiamo altri 77 milioni di euro di attività potenziali.

A fronte di una prima metà dell'anno più difficile, il nostro segmento Turnaround nel 4° trimestre ha registrato una forte crescita, derivante soprattutto dagli accordi con garanzie pubbliche (66% del totale). Le caratteristiche che rendono interessante questo segmento - come ad esempio, il rimborso anticipato dei nuovi prestiti finanziari - si sono concretizzate nel corso dell'anno e soprattutto nell’ultimo trimestre raggiungendo un utile totale di 6 milioni di euro nel 2020.

Anche il nostro segmento Factoring ha proseguito la sua crescita nel 4° trimestre, portando il fatturato totale per l’intero anno a 736 milioni di euro, valore quasi triplicato rispetto al 2019. L’impennata dei risultati è dovuta al crescente numero di clienti, circa 120, e agli oltre 500 relativi debitori.